Guren
Mi dispiace, ma ancora per un
po’
Lasciami dormire con il tuo
nome
i giorni passati ci avvicinavano,
i giorni passati ci avvicinavano,
il dolore era pari all’amore
si riflettevano in entrambe le
mani
piango al tuo pensiero
qui c’è una pioggia di
tristezza
va bene anche rimanere degli
sconosciuti
ho ricordato che tremavo nel
sonno
cosa vedi in un sogno che ti
trascina?
io non voglio che tu svanisca
Voglio un lieve sospiro, lascia che io possa sentire
Un piccolo tuo battito che non c’è
Voglio che tu venga qui
se si può procedere in un sogno immutato
se si può procedere in un sogno immutato
Ti prego non interrompere la tua felicità anche senza
doverla chiamare
Io potrei annegare giorno dopo giorno
io non voglio che tu svanisca
io non voglio che tu svanisca
Voglio sentire un lieve sospiro
Un piccolo tuo battito che non c’è
Voglio che tu venga qui
persino la mano della salvezza è ambigua
persino la mano della salvezza è ambigua
Mentre i secondi incrementano il bozzolo resisterà
Senza che il filo si spezzi?
io non voglio che tu svanisca
Voglio sentire un lieve sospiro
Un piccolo battito che non c’è
Recito delle inaspettate preghiere roche
Stringo il nome che non posso chiamare
conto sulle dita il domani offuscato che non scompare
Le orecchie bloccate hanno udito
Il suono di una culla rotta
La primavera non tornerà più
Il fiore di loto rosso è sbocciato.